Gastronomia
Lu mascularu
Smaris alcedo
dal pieghevole del carissimo amico di famiglia dott. Salvatore Coluccia -anni '60-
Già prima dell'equinozio di primavera, gli esseri viventi esplodono nella rinnovata vitalità che li porta al fine ultimo che é la continuazione della vita stessa..................
Il cielo dello Ionio é attraversato dalle marzaiole, dalle rondini, dalle gazzotte, dalle tortore e da centinai di uccelli acquatici, il mare invece sembra ribollire dall'emigrazione di pesci che per la intensa elaborazione sessuale necessitano di più vivace ricambio respiratorio e di acque tiepide per depositare le uova come i tonni che dalle profondità del Mediterraneo si avvicinano alla costa dove c'é più ossigeno, i labridi alle praterie di poseidonie trovano più nutrimento e le cernie, gli scorfani, i saraghi,le donzelle,i serrani, le orate, le salpe si avvicinano alle scogliere.
Tra questi "miei concittadini" il più vanitoso é lo zerro,volgarmente chiamato "cupiddu" che raggiunge anche 20 centimetri di lunghezza, pescato tutto l'anno, sempre presente sulla mensa gallipolina perchè economico e non esportato Ha un corpo ovale fusiforme con piccole squame e una macchia nera nel mezzo dei fianchi.
Ebbene quando a primavera va a trovare la sua bella, "la femmanedda" indossa la livrea di nozze: si adorna di una smagliante linea di colore smeraldo che dall'orlo degli occhi sfuma alla coda e prende il nome di "mascularu". Pettoruto, grasso e borioso incontra la sua bella solo in luoghi prestabiliti detti in dialetto "ovodi" (nidi) ben conosciuti dai pescatori che sistematicamente lo insidiano con le nasse e le reti e di là passa naturalmente in cucina arrostito sulla brace ma senza olio perchè trasuda grasso,oppure fritto o "a sardizza" cioé in tegame con cipolla e tirato all'aceto.
Mico Marcorelli, pescatore di grande valore e tradizione, ha una ricetta speciale: decapitati, spinati, poi fritti e riempiti di un impasto di pane grattugiato con formaggio ed uova e tirati al sugo. .............La raffinatezza é tale che già ad occhio si distingue se il pesce é stato catturato con la rete o con la nassa perchè nel secondo caso le carni rimangono più gustose in quanto il pesce non ha subito il trauma dello strozzamento tra le maglie della rete che modificano il sapore della carne.
La fine delle "sposine" é una sola: la frittura e la parte più prelibata é il succo delle uova Questa pesca popolare, appassionante, veniva trasmessa di famiglia in famiglia ed essendo fruttuosa, i masculari erano definiti" con la coda d'oro" e nel periodo di questa pesca si sposavano le figlie e si pagavano i debiti.