Gastronomia

Feste prenatalizie: 15 ottobre s. Teresa - 22 novembre s.Cecilia - 30 novembre s. Andrea - 8 dicembre Immacolata - 13 dicembre s.Lucia e Natale

"pittule"

Si impasta la farina con il lievito sciolto in acqua tiepida aggiungendo un po' di sale. Si lascia l'impasto a lievitare per due ore e poi si frigge in piccole quantità in olio abbondante.
Volendo, "le pittule" si possono farcire cob pezzetti di seppia, calamaro,gamberetti o "minoscia" "le pittule" si possono anche preparare con una semplice pastella fatta di farina, acqua,sale e pepe farcendole con cavolfiore o gamberetti o calamaro
Le pittule non farcite vanno bene inzuppate "intra lu cottu"

"cottu"

mosto di vino -una mela cotogna
Passato il mosto al setaccio, lo si mette in un pentolone a bollire togliendo ogni tanto la schiuma che si forma. Quando bolle, aggiungere la mela cotogna che toglierà il gusto amaro del mosto.
Tenere la fiamma bassa e cuocere fino a quando il mosto si sarà ristretto almeno di un quinto.
Ci vorranno molte ore
Anticamente "ccu lu cottu" si condiva anche la pasta.

San Martino

Non è una festa prenatalizia ma nel Salento e quindi anche a Gallipoli è molto sentita. Ed è entrata a far parte delle feste prenatalizie.

Si gusta il vino nuovo e si mangiano salsiccia e "mboti" cioè involtini preparati con le interiora di agnello cotti al forno. E poi rape e magari si rifanno le "pittule"

07 dicembre- vigilia Immacolata

Si digiuna sino a sera, però a mezzogiorno è consentito rompere il digiuno mangiando la puccia pagnotta di pane condita con tonno, acciughe ed olio; oggi si mette dentro di tutto compresa l'anguilla. La sera si mangiano rape stufate, baccalà, pesce fritto e naturalmente "le pittule"

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