Torre S. Giovanni
Per me è la più bella leggenda fra tante; anche se con finale triste, è delicata e romantica.

Siamo nel XVI secolo e i protagonisti sono Florilanda e Flavio, alabardiere in servizio presso la Torre S. Giovanni.
I due giovani si danno appuntamento qui e le ore trascorrono tanto felicemente ed in fretta che neanche si accorgono che è già imbrunire.
Trovata chiusa la porta della città, la ragazza pensa bene di tornare dal suo innamorato.
Flavio dall'alto della torre scorre un'ombra, non può essere altro che un nemico e lo infilza con l'alabarda, dal grido di dolore capisce di avere ucciso Florilanda.
Prende una barca, deposita il corpo di lei e si lascia andare verso l'orizzonte nel nulla. Spariscono così.
Si racconta che nelle giornate di sole, con il cielo terso, due gabbiani bianchi si posano sulla parte più alta della torre S.Giovanni, rimangono un po', forse per riposare e poi volano via.
Sul petto di uno di essi, una macchia rossa
Gallipoli
Il nome è greco:"kalè polis" significa città bella e, secondo la leggenda, così un principe greco chiamò il luogo dove era approdato, stanco delle varie guerre affrontate.
Qui, per caso, incontrò una bellissima giovane e se ne innamorò ma Venere, adirata con lui per tutti i massacri commessi, impediva ai due giovani che si vedessero avvolgendo la ragazza con una nebbia fitta ogni volta che stabilivano di incontrarsi. Lei finì per morire di dolore e il principe decise di portarne il corpo sulla sua nave; ma, ostacolato da una forte corrente che lo spingeva a riva, seppellì l'innamorata sotto la sabbia e chiamò la spiaggia "kalè polis"