I Palazzi di Gallipoli

La città, tra il 1500 e il 1600, di fronte alle minacce degli invasori è progettata e costruita come fortezza militare, chiusa da alte mura,con strade stette ed intricate per cui la struttura abitativa tiene conto di questa impostazione e la nobiltà privilegia, per i propri palazzi, una struttura difensiva dove non c'è il contatto con l'ambiente stradale e si rinuncia ad ogni appariscente elemento decorativo; tra l'altro la materia prima, il carparo, pietra locale dura e compatta, adatta a fondazioni, mal si presta ad essere lavorata.

Le abitazioni, salvo alcune eccezioni, hanno le stesse caratteristiche: generalmente a due piani, con ampio portale di influenza catalano-durazzesca, tante finestre ed un vasto cortile E' nel 1700, periodo in cui i traffici oleari diventano lucrosi che si assiste, in ambito urbanistico ed architettonico ad un rinnovamento con finestre trasformate in balconi e ostentazione di elementi decorativi. Anche la borghesia, rappresentata da ricchi commercianti napoletani stabilitisi a Gallipoli, colpita dal benessere economico in dipendenza dei traffici oleari, spera di riaffermare il proprio prestigio sociale ostentando fastosità nelle proprie abitazioni.

Palazzo Pirelli
Palazzo Pirelli
È un palazzo del 500, potrebbe essere pervenuto alla famiglia Pirelli per alienazione fattane dal governo cittadino. Il lato prospiciente il Duomo, nella prima metà del 700, dismesso l'antico in ingresso dve oggi c'è una farmacia,fu dotato del portale barocco con veranda a bifora.

 

Palazzo Ravenna
Palazzo Ravenna uno dei più prestgiosi esempi di edilizia neoclassica, fu costruito attorno alla prima metà dell'800 su disegno dell'architetto gallipolino Gregorio Consiglio

 

palazzo Doxi
Palazzo Doxi
Costruito intorno agli anni sessanta del sec XVIII da Domenico Doxi,rappresenta un esempio di edilizia barocca con finestre su due ordini; al sec XIX rimanda il lungo balcone: Oggi appartiene alla famiglia Fontanna

 

Palazzo D'Ospina
Palazzo D'Ospina-via S. Angelo
Alla fine del 1700 fu ristrutturato con decorazione a stucchi alla veneziana sia sul prospetto che all'interno. Qui nacque il 2/2/1812 Antonietta De Pace, celebre eroina risorgimentale

 

Palazzo Romito
Palazzo Romito

Palazzo Romito
piano basso Palazzo Romito nei quattro mezzi busti,due tra i semifrontoni architravati delle porte finestre e gli altri due sulle colonne del portone, è evidente un intervento di Emanuele Manieri che, nel 1578, realizzava la sistemazione del prospetto del palazzo vescovile in Lecce

 

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